sabato 7 aprile 2012

Selvatica



Una delle cose che mi lascia sempre meravigliato nella mia storia con Judi è la sua tenace, caparbia e quasi insolente testardaggine nel voler essere selvatica. Mi spiego meglio.
Lei ama da morire correre libera nei campi, respirare il freddo dell'inverno, sguazzare nel fango mentre piove a dirotto, rotolarsi nel letame e nella cenere. Le ore che passiamo a passeggiare non le bastano mai, e quando è il momento di rientrare spesso si impunta e non vuole venire a casa. E' commovente, perchè si lascia prendere, ma rimane seduta a guardare i campi, con aria malinconica.
Io lo so che mi ama. So che abbiamo un legame forte, e il mese scorso ha anche aggredito un grosso cane perchè si era avvicinato troppo a me. Mi protegge, mi ama, è legata a me in modo fortissimo. Ma lotta costantemente per la sua fonte di gioia: l'essere libera e selvatica. Prova un grande amore per me ma è pervicacemente attaccata al bisogno di essere selvatica.
Mi sta dicendo: io ti amo, ma la mia vita è essere libera, selvatica. In casa soffro, anche se accetto di starci. Però la MIA gioia, la MIA felicità è stare fuori, in mezzo a mille pericoli, rischiando di morire, di fame o aggredita. Ma amo da morire sdraiarmi nell'erba bagnata e sentire il vento sul mio pelo sporco da far schifo. E mi dice anche: vieni anche tu! Senti come è bello! Sii libero anche tu!
Quella cagnona mi sta dicendo una cosa fondamentale:
l'Amore che sento per te non può e non deve annullarmi. Io ti voglio bene, ma la mia vita richiede di essere fedele alla mia anima selvatica. A ciò che appartiene alla mia, e solo alla mia anima. E chiedo a te di fare altrettanto.
Penso che nessuno, esseri umani compresi, mi abbia mai amato con la stessa libertà, e nello stesso tempo mi lascia un compito difficile: capire cosa alimenta la mia anima, cosa mi rende davvero felice. E una volta compreso non rinunciarci, per nessuna cosa o persona al mondo, ed inseguirlo con la stessa paziente caparbietà.

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