domenica 27 dicembre 2009

Presa!

Oggi finalmente Giuditta è stata catturata.
Ma andiamo con ordine. Ci eravamo lasciati con la gabbia innestata a "scatoletta". Non è difficile capire che il giorno seguente, la vigilia di natale, abbiamo trovato la gabbia vuota, come vuota era anche la scatoletta, LECCATA fino all'ultima molecola di cibo. Dopo un breve consulto col suocero decidiamo di mettere un bel pezzo di carne crudo LEGATO alla corda, in modo da costringerla a tirare con forza, lubrifichiamo il meccanismo e ci allontaniamo. Era ormai buio quando sentiamo chiaramente scattare la gabbia, e un cane che abbaia per due o tre volte. Ci avviciniamo lentamente con la pila e vediamo la gabbia. E' chiusa! Ed è VUOTA! Di Giuditta nessuna traccia. Ci avviciniamo per guardare meglio e tutto ci appare chiaro: la corda con la carne è stata tirata dall'esterno della gabbia! probabilmente aveva fiutato il tranello e ha tirato la corda infilando la zampa fra le grate, cercando di tirar fuori la carne. Quando l'ha tirata forte la gabbia è scattata ma lei era fuori, si è spaventata ed è scappata abbaiando. Che furba!
Rimettiamo in posizione la gabbia ma questa volta mettiamo degli ostacoli dietro la gabbia, in modo che non possa tirare fuori la carne. Ma oramai aveva imparato la lezione e non si è più avvicinata al cascinotto (ancora adesso, se passiamo da quel cascinotto si rifiuta con tutte le sue forze di avvicinarsi!).
Dopo due giorni infruttuosi il veterinario ci chiama e ci dice che proverà a sedarla, utilizzando il sedativo per cavalli. Il D-Day è fissato per domenica 27 dicembre. Oggi.
Questa volta il ciapa-can è da solo. Il suo compagno bovino è rimasto a casa, si sa che sotto natale i buoi sono molto impegnati, per via dei presepi viventi...
Si parte! Polpetta pronta e Alessandra si offre per portarla ("mi sento come Giuda..."). Judi mangia tranquilla.
Il veterinario è sicuro: "fra 15 minuti farà effetto".
Dopo 1 ora Giuditta è lì che gioca allegra e felice con Tesla, davanti agli occhi di mezzo paese che nel frattempo si è riunito nei campi. Io sono scolsolato, ma decido di prendere al volo l'offerta di Livio che si dichiara disponibile ad andare a prendere le chiavi dell'orto. Potremmo provare ancora a farla entrare lì e poi catturarla, poichè l'orto è interamente recintato.
Viene precettata Federica, la quale giunge con i suoi beagle, viene fatta entrare nell'orto e libera i suoi cani, mentre lei si nasconde nel cascinotto. Tutti corrono a nascondersi, Livio è pronto a balzar fuori dal bosco per chiudere il cancello dell'orto. Il paese intero, o quasi, osserva commentando. Qualcuno segue la cattura dalla finestra (ovviamente tifando per Giuditta).
I beagle sono liberi nell'orto, Giuditta li guarda da fuori ma si capisce che ne è attirata, si avvicina.... entra nell'orto, Livio è pronto a scattare ma lo devo fermare: uno dei due beagle è uscito, maledizione, e Judi gli è andata dietro! Sussurriamo a Federica, ben nascosta alla vista di Giuditta, di chiamarlo, e di fare presto! Si sente solo la voce di Fede che chiama: "Rex! Rex!" Tutti trattengono il fiato. Eccolo che torna dentro, ed ecco Giuditta che gli va dietro! E' dentro!
Livio finalmente scatta, raggiunge il cancello un attimo prima di Judi, che appena aveva intuito di essere in trappola, si era precipitata verso l'unica uscita disponibile. Ma troppo tardi. Quindi si siede e, con signorilità, aspetta di essere presa.
E qui si scatenano tutti! Il veterinario e l'accalappiatore che cercano di mettere ordine nel caos, i bambini che fanno a gara per accarezzarla (e lei si lascia fare senza opporre la minima resistenza), i vecchi che si congratulano tra di loro, Livio che, mi sembra giusto, ha l'onore di metterle il collare, Federica che l'accarezza continuamente.
Judi è spaventata, ovviamente, ma si lascia fare senza reagire, e questo è uno degli aspetti del suo carattere che più mi commuove. Io l'accarezzo dolcemente, ma sento nel suo irrigidirsi che per lei io non conto ancora nulla, dobbiamo conoscerci, siamo molto lontani uno dall'altra. Il veterinario mi invita a pensarci molto bene se vogliamo tenerla, e mi fa capire chiaramente che lui non è affatto d'accordo: "non è il tipo di cane che va bene per un appartamento".
E questa volta sono io a sperare che la sua sia una delle tante, innumerevoli e incredibilmente errate previsioni che sono state fatte in questa avventura.

Nessun commento:

Posta un commento