venerdì 29 gennaio 2010
Due passi avanti e uno indietro
Bisognava aspettarselo.
E' circa una settimana che ho iniziato a lasciarla senza guinzaglio, dapprima per brevi tratti poi sempre più a lungo. Ieri mattina ho provato a portarla per il suo itinerario "classico" interamente senza guinzaglio ed è andata benone: negli spazi aperti correva e saltava allontanandosi da me, ma quando entravo in un boschetto mi si avvicinava e mi stava sempre nei paraggi, senza perdermi mai di vista. Io la chiamavo solo quando arrivavo ad un bivio e le indicavo la direzione che avrei preso, poi mi incamminavo. Volevo fosse lei a seguire me e non viceversa. Spesso Judi si avvicinava e si faceva accarezzare serena. Anche il momento di andare a casa è stata ubbidiente e tranquilla, e si è fatta mettere il guinzaglio senza problemi.
Nel pomeriggio ho fatto il bis e tutto è andato bene, solo che al ritorno ha pensato bene di rotolarsi nella fuliggine ammucchiata a lato di un orto, col risultato di conciarsi in modo pazzesco. Arrivati a casa mi sono accorto che non bastava passarla con uno straccio umido e quindi ho preso la malaugurata decisione di metterla sotto la doccia e lavarla. Operazione non proprio semplice e soprattutto terrificante per la psiche di Giuditta, che ha provato momenti di terrore puro. Dopo alcune ore di fatica Judi era pulita e profumata ma, ahimé, molto arrabbiata col sottoscritto: niente coccole e gran paura ogni volta che mi avvicinavo.
La passeggiata notturna si presentava ricca di incognite, e quindi non volevo lasciarla, ma poi mi sono lasciato intenerire e l'ho fatto. All'inizio ha giocato molto con me, poi ha trovato Macchia e ne ha fatta una pelle (rotolamenti nel fango compresi...), fino al momento di rientrare, quando Judi ha preso la sua strada e non voleva saperne di farsi toccare. Dopo alcuni minuti l'ho presa, ma l'ho brancata al collare con un gesto veloce e lei ha guaito offesa e spaventata. Accidenti. Rientro a casa e lunga chiacchierata con Judi, cercando di tranquillizzarla.
Oggi pomeriggio, sole caldo, la porto fuori e incontriamo Tesla che gioca e decido di lasciarla ancora, solo che ho sottovalutato la sua memoria. Dopo un'ora a girare tranquilli per i campi e i sentieri, dove si faceva accarezzare e coccolare senza problemi, giunti al "suo" campo non si è più fatta avvicinare, e sono riuscito ad afferrarla dopo quasi un'ora di tentativi. E ancora una volta ho dovuto prenderle velocemente il collare, e lei ha guaito a lungo, come se le avessi fatto male....
Non so, sembra che la fiducia nei miei confronti abbia fatto un balzo all'indietro, ora ci vorrà tanta pazienza per recuperarla. Oggi non si lascia avvicinare serena, si mostra sempre impaurita e sottomessa, e non cerca le coccole.
Uffa......
Nella foto uno scorcio del sentiero di ritorno da Rugginello, con la "galaverna" sugli alberi.
P.S. pochi istanti fa le ho aperto la porta del balcone, lei ha voluto entrare e si è fatta coccolare a lungo.... speriamo...
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